Poesie di Giovanni Inardi


IL CICLISTA

Ti chiamavano Straccio
forse per l'espressione stravolta
per il sudore
là sulla maglia
o forse per come tutti
tutti stracciavi

Eri passista instancabile
scalatore di gran scuola

Fendevi montagne colline pianure
pedalando
forte sbuffando
come un incrociatore

Di gara in gara
del ciclismo facesti la vita
sempre quel soprannome
a oscurarti la gloria

Però eri felice
eri grande
correvi
sudavi
e ancora vincevi

Ogni giorno ti sfinivi di allenamenti
ormai più magro
della tua stessa bici

Tutto forse vincesti

Ti vinse un giorno
l'impeto tuo

Pedalavi di lena
sfuggì un cane
lo rincorse un bambino
per salvarli ti gettasti di lato
fu costa rocciosa
urto
spigolo
sangue
rumore
poi fu letto di gelido mare
ad accogliere la tua ultima rotta di incrociatore

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