Poesie di Giovanni Inardi


SOTTO IL SEGNO DEI PESCI

Io
modesta bruna
slanciata biologa
mai avevo creduto
alle sirene di un oroscopo

Dissero alla radio:
"In serata attenzione ai falsi amici"

E fu sera
e furono mani su di me
contro di me

Serrate le braccia
dall'amico
serrata la voce
fui corpo condannato
da falsa virilità

Ora mi alzo all'alba
rincaso a tarda sera
pure non temo

Non più

Dispongo casse di orate
saraghi seppie

Defunti granchi copro di ghiaccio

Ogni aria è fetore

La pelle mia
s'è fatta esalazione
che nessun sapone
limone
aceto
può

Ora non devo temere
evitare chi già mi evita

Ora la pelle mia
s'è fatta corazza

Disgusto

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