Poesie di Giovanni Inardi


IL FIATO

Quanto ho corso
su e giù
dentro e fuori
lesto agile docile
mentre tu
soldato
scalavi d'impeto quella collina

Io ero con te
io fiato testardo
gemello del cuore

Io fuori
a catturare il fresco e la luce
e scendere
scendere brillando ossigeno
per lui
per quel cuore

Tu correvi
filava intorno il pendio
sfuggivano
attorno
alberi smozzicati e cespugli
ronzavano api
pazze di sole e d'estate

Io mulinavo
e fuori e dentro
e fuori e dentro

Io stantuffo
biella
locomotiva
ho viaggiato quella corsa

Il ritorno non l'ho conosciuto

Tu
soldato
di lampo e fucile e mitraglia
sei caduto

Per poco restammo solo noi
fiato e occhi
a cercare il sole

Poi fu notte
e pace

 a inizio pagina