Poesie di Giovanni Inardi


ODE ALLA MATITA
14/10/2004

Sarai tu a scrivere i miei anni
come scrivesti il mio passato

Ricordo il tuo odore fresco
mentre ammainavo vele
di cigolato legno
riccioli di temperino
mentre scoprivo il diamante grigio
della tua punta

Ricordo l'agilità tua
grigia e soriana
con cui balzavi sulle lettere
giocavi con le zampette loro
facevi d'un punto capriola

Sarai tu a scrivere i miei anni
il mio testamento

Che cancellino un nome
ne scrivano un altro
rubino
depredino
io
avrò già donato
tentato di donare
tra tanti doni il più fragile

Un filo d'onestà
che spesso mi si spezzò
come la tua punta
che temperai ancora ed ancora
che ruppi per farne troppo acuto stilo

Sarai tu a scrivere i miei anni
il mio nome la mia firma
il mio ricordo
grigio brunito
sarai tu
a concedere ad altra mano
il diritto a donarmi sonno ed oblio
cancellandomi
nel semplice marino moto
con cui onda
spiaggia culla
e cancella

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