ODE AL TEMPO 04/11/2004
Ai tempi che furono
io scrivo alle acque trascorse sotto le spalle dei ponti tra bisbiglio di gorghi e guance di rocce Ai passi che perdemmo io parlo sementi di stagioni già vendemmiate in vino di delusione o d'ebbrezza E canto il vento che mi investe e mi supera e mi ignora ignora il mio volto i miei pensieri non mi tende non mi vuole bandiera non mi deporta foglia aurea di decrepito autunno Canto il vento che mi vola un cielo di sibili sussurri e brividi e piano trascorre se stesso Canto il tempo che ci sfuggì che prosciugò ogni lacrima ogni retorica ogni rimpianto d'un dì che fu ogni amore di cenere e sale ogni proposito in candido marmo eretto scolpito Sepolto |