Poesie di Giovanni Inardi


ODE AL MAIALE
11/11/2004

Amico
t'abbiamo sfruttato

Si dice
che del maiale
non si getta niente

Ma abbiam gettato
in volto al libertino
un " Porco"
che era rabbia d'invidia
livore di contuso orgoglio
escoriato narcisismo

E tu maiale mio
offeso dalle nostre parole
pendevi in rubizzi prosciutti
allusivi salami
collane di salcicce

Nessuno mangiando
affettando cuocendo
ripensa all'Odissea a Circe divina
al Vangelo
a quegli indemoniati
che si sgravaron di sé
contro un inerme branco
di maiali
di porci appunto

Mangiamo
e tanto e tanta antica letteratura
si perde

Perdonaci
siamo noi ad aver inventato
vizio e peccato
demoni ed indemoniati

Noi a rotolarci in brago

Noi incapaci
di stima per questo corpo
nostro
che è porco e suino
ed umano
che è fedele come un cane
roseo come un maiale
solo come un uomo

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