Poesie di Giovanni Inardi


ODE AL FUTURO
25/11/2004

Sarà radioso
di albe nucleari
di meriggi transuranici

Sarà caldo
in affollata atmosfera d'isotopi

Folgorerà ghiacciai
disseppellirà
in mesta archeologia
in epifania di ossa e greti
alpinisti
militi
preistorici guerrieri

Sarà piovoso
divorerà ponti
scorticherà montagne

Farà delle vigne
risaie
lagune
degli oliveti

Spirerà vento
senza stupore di mulini
senza ardimento di vele
né festa di pescoso mare

Spirerà ossidato vento
tra palazzi che furono
ed ora
ottusasi la fiamma
l'urto
lo stupore atomico
sibilano inaudite nenie
canto d'alpe minore
voce d'alta rupe
dall'uomo eretta
dall'uomo franta

Lontano
ove campagna lambiva
riposerà il binario
senza più fretta di treni
e nel silente crepuscolo dei campi
e terra e polvere in frateno abbraccio
cicatrizzeranno i solchi vani dell'aratro

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