Poesie di Giovanni Inardi


ODE ALLE COSE CHE NON ESISTONO
10/11/2004

Io vi ringrazio
con gioia ed umiltà

Potreste esser terrifiche
possenti come incubi
pesanti come macigni
o soprannomi

Dure come crampi

Potreste esser secche definitive
come mutilazioni
come amputazioni

Io vi ringrazio
di non essere
vi ringrazio con la paura
del bimbo scampato alla notte
con il sospiro del malato
che vede farsi l'alba
quand'anche ultima

Io vi ringrazio
perché potreste esser furiose
rosse come un petalo di pazzia
insidiose come un amore perduto
un delirio udito
udito ancora
creduto
fin che il capo contro al muro
silenzio
nei colpi cerchi

Grazie di non essere

Certo
potreste esser dolci come seni
lievi come nubi
esili e brevi e candide come sigarette
o misteriose come l'aroma d'un brandy
o generose come un Chianti

Lo so
ma so che i sogni
spesso nascon male
e peggio si spengono
adunche fosse d'incubi scavando

Grazie di non esistere

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