Poesie di Giovanni Inardi


ODE ALLE PICCOLE GIOIE
15/11/2004

Stringer tra le braccia
il tempo sfuggito
alla fame dei cronometri

Lasciar galoppare sguardi
nella grande prateria silicea
d'una piazza
deserta d'oscurità

Percorrere il ponte di luna
che strada a strada
affratella

Riscoprire
nel metronomo dei passi
il silenzio dei portoni
il chiacchericcio fitto delle fontane
il seno della notte
che tutto stringe e rispetta
occulta
e di mistero
nutre

Voltarsi
compagna
osservare il tuo volto
senza inverno

Conoscersi uomo
di terra e fango
respiro ed amore

Sapere
che per tutti
c'è una stagione

Breve

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