Poesie di Giovanni Inardi


ODE ALL'ASINO
13/12/2004

Non sceglierò i destrieri
della gloria
Amati da tanti cavalieri

Preferisco lo scalpitare quieto
il ritmo di cuore antico
d'un asino
ispido e grigio
come la mia barba

Non mi pento d'aver scelto
d'essere un umile asino
non fletto lo sguardo
o la voce
in severe autocritiche

Fu specchio d'acqua
lacustre
che riflettè in brizzolato ritratto
il mio volto
a convincermi

No
non mi dolgo
d'aver scelto
d'essere un asino
di scalciare contro il tempo
e la vita
di non aver perduto vane gare
solo per non avervi partecipato

Mossi la mola mia
sanguinò olio
gemette grano
ed il mio raglio
non fu né canto né parola
fu natura affaticata
destino di giogo
senza paraocchi d'illusione

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