ODE ALL'ASINO 13/12/2004
Non sceglierò i destrieri
della gloria Amati da tanti cavalieri Preferisco lo scalpitare quieto il ritmo di cuore antico d'un asino ispido e grigio come la mia barba Non mi pento d'aver scelto d'essere un umile asino non fletto lo sguardo o la voce in severe autocritiche Fu specchio d'acqua lacustre che riflettè in brizzolato ritratto il mio volto a convincermi No non mi dolgo d'aver scelto d'essere un asino di scalciare contro il tempo e la vita di non aver perduto vane gare solo per non avervi partecipato Mossi la mola mia sanguinò olio gemette grano ed il mio raglio non fu né canto né parola fu natura affaticata destino di giogo senza paraocchi d'illusione |