ODE A BARABBA 02/01/2005
È la libertà questa luce
che dopo tanto carcere ferisce è questa leggerezza dopo tanto ferro di catene ? La gente m'addita È Barabba esclamano poi più piano in paura È Barabba sussurrano Loro che m'han partorito dalla prigione Barabba terrore delle strade Questa taverna è la vita Questa bordello l'amore Questo pugnale il compagno più fedele Io sono solo una leggenda forse Incauto tempo la folla m'ha donato ed ora sporgo la mia ombra sulla vita rediviva mentre cade su di un colle l'ombra sfinita d'un falegname di rivoluzione illuso Lassù era la mia pena me l'ha sottratta lassù la mia condanna la mia gloria di bandito la firma del terrore che incutevo Chi sono io adesso solo ruggine sfinita in grazia di folla Bada Cesare! In guardia farisei! La mia lama è silenzio ala di perpetua notte Non sarà ancor sepolto il giovane profeta che la mia mano avrà vendicato lui e me la sua pace il mio odio Non lo saprà non germoglierà su quel legno la gioia d'esser vendicati Addio galileo Il pugnale urge Il sangue attendere non sa |