ODE ALLE DOMENICHE 10/01/2005
Venite avanti
spesse come un cappotto grigio soffocanti come una sciarpa Accecate di nebbia vi sperdete in freddo in grida in folla in stadio e bandiere e polizia Tremano le finestre sotto l'urlo del goal E sempre tutto muta A primavera naufragheremo amorose passeggiate le mani in affettuoso intreccio chino lo sguardo al fiore Il caldo ci assalirà infine e saranno auto asfalto spiagge corpi tuffi saranno discoteche luci minigonne ed ancora e sempre asfalto fari Quando verrà l'autunno con la sua guardia di cappotti grigi quando verrà l'inverno coi suoi pretoriani di vento e gelo avremo fatto perno su di un anno per scoprirci più vecchi per vederci l'avvenire vizzo In un pomeriggio più pomeriggio di noi terremo la radio spenta spenta la luce Fissi nella penombra gli occhi sulla finestra smorta d'un calendario sconteremo un'altra domenica |