Poesie di Giovanni Inardi


ODE ALLE DOMENICHE
10/01/2005

Venite avanti
spesse
come un cappotto grigio
soffocanti
come una sciarpa

Accecate di nebbia
vi sperdete in freddo
in grida in folla in stadio e bandiere e polizia

Tremano le finestre
sotto l'urlo del goal

E sempre tutto muta

A primavera
naufragheremo amorose passeggiate
le mani in affettuoso intreccio
chino lo sguardo al fiore

Il caldo ci assalirà
infine
e saranno auto asfalto spiagge corpi tuffi
saranno discoteche luci minigonne
ed ancora e sempre asfalto
fari

Quando verrà l'autunno
con la sua guardia di cappotti grigi
quando verrà l'inverno
coi suoi pretoriani di vento e gelo
avremo fatto perno su di un anno
per scoprirci più vecchi
per vederci l'avvenire vizzo

In un pomeriggio più pomeriggio di noi
terremo la radio spenta
spenta la luce

Fissi
nella penombra
gli occhi
sulla finestra smorta
d'un calendario
sconteremo un'altra domenica

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