ODE AL PRIMO AMORE 15/01/2005
Chi potrà mai dimenticare
il dolore la scena assurda in cui una tua parola un diniego tracciavano il confine tra la felicità e quell'Ade nero che in ognuno giace arcaico Primigenio Quale oblio velerà pudico quell'attimo d'amore in cui l'orizzonte era il tuo sorriso e l'alba il colore dei tuoi occhi Chi saprà dimenticare la commedia degli equivoci e la tragedia d'esser solo e sempre se stessi Quale perdono invocare per la giovinezza insepolta per il tumulo delle speranze Quale perdono per l'ingenuità tradita quale per la prigionia in te Chi potrà dimenticare che quell'amore che ci rendi adulti Mai uomini |