Poesie di Giovanni Inardi


ODE AL PRIMO AMORE
15/01/2005

Chi potrà mai dimenticare
il dolore
la scena assurda
in cui una tua parola
un diniego
tracciavano il confine tra la
felicità
e quell'Ade nero
che in ognuno giace
arcaico

Primigenio

Quale oblio velerà
pudico
quell'attimo d'amore
in cui l'orizzonte era il tuo sorriso
e l'alba
il colore dei tuoi occhi

Chi saprà dimenticare
la commedia degli equivoci
e la tragedia d'esser
solo e sempre
se stessi

Quale perdono
invocare
per la giovinezza insepolta
per il tumulo delle speranze

Quale perdono
per l'ingenuità tradita
quale
per
la prigionia in te

Chi potrà dimenticare
che quell'amore
che ci rendi adulti

Mai uomini

 a inizio pagina