ODE AL FUOCO 09/11/2005
Si fuggono i passeri
come i leoni davanti alla tua luce Alla tua voce crollano abeti che gelo inverno e neve tollerarono e noi seduti e quieti ti osserviamo prigioniero di quattro pietre Strana la natura o forse sordo il nostro sguardo che ha perduto l'istinto che non sa più levarsi in batticuore meraviglia tumulto di paura di fronte alla luce Cieco il nostro sguardo Tu scaldi e noi siamo solo lune di riflesso calore miseri carcerieri d'un dio che sempre sfugge e fuggendo avanza ed avanzando si magnifica e magnificandosi azzanna |