Poesie di Giovanni Inardi


ODE ALLE CONCHIGLIE
09/12/05

Nel sogno matematico della torsione
nella scala della vostra ricurva vita
udimmo il mare
che vi lasciò
in esilii di spiagge

Udimmo mito
o leggenda
in calcarea madreperla
in lucentezza occulta

Ascoltammo saga di oceani
ed eco di profondità

Non vi raccogliero più

Camminerò spiagge per trovarvi
ascoltarvi
e in parabola lanciarvi lontano
là dove abita profondità
ed azzurro d'acque

lontano da sabbia e sole
o polvere di collezione

Vi renderò donde veniste

Ascolterete il canto dell'onda
sarete cullate fino a farvi sabbia
e da quella fine polvere
risorgerete in fuoco di corallo
in grumo di nuova vita
murice
o novello nautilus

Tornerete
voi viventi pietre
nuovo suono
nuova leggenda ancora
narrandoci

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