Poesie di Giovanni Inardi


ODE ALLA SCENEGGIATURA
20/12/2005

Interno Notte

Scrive lo sceneggiatore
fuori urge il buio
il freddo
Squilla il telefono
e le dita lasciano
la macchina da scrivere

La cornetta
la voce sinuosa sensuale
bruna riccia alta

La cornetta
la voce

Ha sbagliato numero

Lei, Tu, che fai
ti ho svegliato

No rimani

Mi senti sono qui

Dimmi

Cosa

Qualunque cosa
le stelle del tuo cielo
i boccoli dei tuoi capelli
la notte che ami

Se l'amo

Vedi già l'hai detto
già siamo

Cosa

Esseri
uniti da un filo

La vita è un filo

Tutto è vita

Potremmo scambiarci le battute

Io potrei essere te

Tu me

A domani

Domani notte



Interno Notte

Le dita battono sui tasti
il fumo sale dalla sigaretta
la scena non c'era
ed ora è nata

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