Poesie di Giovanni Inardi


ODE AL RISVEGLIO
23/10/2005

Hai nuotato profondità
che neppure i sogni osano
là dove
né Prometeo
né fuoco di luce tenta l'azzardo

Hai corso
Tu
quel rischio

Tu Capitano Nemo di te stesso
Tu Nautilus
che umile riemergi a dirci
siamo uomini
è oro la parola che ci unisce
argento lo sguardo che ci specchia

Sorre
tra noi
il calore
e l'elettrica emozione d'un abbraccio

Ti attendevamo

Attedevamo che la tua Odissea
gridasse Terra
terra di vita
approdo di coscienza salda

Attendevamo
Ulisse nostro
che ci chiedessi il dono minimo d'un sorso
che ci regalassi una briciola della tua fame
che s'incarna in vita

Riposa ora

Domani
assieme guarderemo il mondo

Sarà lo sguardo
finestra meraviglia stupore
luce
sarà il tuo passo misura d'ogni cosa

Riposa
uomo

Fratello

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