Poesie di Giovanni Inardi


ANGELO

Improbabile angelo
da impervio cielo caduto
da terra germogliato

Improbabile messaggero
quale grido
vuoi dissipare in parole
narrando ciò che pelle
da sempre conosce

Malattia
forse
o vecchiaia
antiche macine
d'uomini affamate ?
Di morte vuoi essere araldo ?

Annuncia

Non ti doneremo
il nostro stupore

Nega
e nostre le risa
ti saranno compagne

Taci improbabile Angelo
Taci e sorridi

Vola
Torna donde venisti

Annuncia che trovasti Uomini
Perversa specie
al dolore nuda
al futuro inerme
ed incredula

Dillo ai Tuoi Dei:
mortali
conosciamo il tramonto

Forse
non ci stupirà

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