PENELOPE
Lascia lo sguardo vagare
e mare e scogli e mura racchiudere Penelope Lascia gli inetti che festeggino ventre riempiendo ammorbando l'aria di canti Lascia le stanze ove Sole non giunge ove beltà tua in crepuscolo volge Lascia tela affanni lacrime Non filare tempo in sudari d'attesa Non chiamare speranza il Dubbio dio dai due volti A lui concediti sacrifica Dubita Dubita nella bilancia del pensiero almeno tua libertà non da destino ma da mano umana forgiata nascerà |