Poesie di Giovanni Inardi


UOMO

Mio scrigno è la memoria
mio unico esercito
il pensiero

Il mio regno
è uno sguardo
che abbraccia e non possiede
che di luce interroga
l'oscuro

Non ti annuncerò velluto
di liete novelle
o spine di terrore

Doveri neppure

Troppo ignoro
per suscitare nuovi Dei
troppo poco
per scacciare i vecchi

Sotto il carico del tempo
spalle cedo alla morte

Ad altri
lascio
il mio nome
Uomo

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