UOMO
Mio scrigno è la memoria
mio unico esercito il pensiero Il mio regno è uno sguardo che abbraccia e non possiede che di luce interroga l'oscuro Non ti annuncerò velluto di liete novelle o spine di terrore Doveri neppure Troppo ignoro per suscitare nuovi Dei troppo poco per scacciare i vecchi Sotto il carico del tempo spalle cedo alla morte Ad altri lascio il mio nome Uomo |