Poesie di Giovanni Inardi


OMBRA

A chi dirai
Ombra
quel disonore
d'esser servile seguace
d'aver quale unico cielo
polvere
o nubi di sassi

Tu
che computi passi
e lambisci distanze
in spigoli di gesti

Tu
distorta muta testimone
nostro moto respiri
eterna crepa
fessura
falla
alla notte aperta

In scherzi di sole
talvolta ti ergi
suolo abbandoni
ruvida guancia d'un muro
sfiorando
una vita
mimi

O siamo noi
l'irregolare frana
del profilo nostro
o l'adunca brama
che sempre ci torce
che da te sgorgano
ad una postura sorgono
l'onta di vivere
incarnando

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