IL PORTO
Conoscevo un porto
ove attraccavano gran velieri Porto d'acque profonde e rupestri al cielo oscure Porto di voci e commerci truffe e parole e di pugnali sussurrato filo porto di seta e spezie ed angusti bordelli Conoscevo quel porto Ora piccole barche scafi da nulla in lento cullare d'onda e guinzagli d'ancore Ammainate speranze nascondono nudi moli inique reti più non tessono inganni Esauste catene riposano in spire lor peso pane di ruggine in briciole di tempo sfarinando Qui attraccherò |