Poesie di Giovanni Inardi


IL PORTO

Conoscevo un porto
ove attraccavano gran velieri

Porto d'acque profonde
e rupestri
al cielo oscure

Porto di voci e commerci
truffe e parole
e di pugnali sussurrato filo
porto di seta e spezie
ed angusti bordelli

Conoscevo quel porto

Ora
piccole barche
scafi da nulla
in lento cullare d'onda
e guinzagli d'ancore

Ammainate speranze
nascondono nudi moli
inique reti
più non tessono inganni

Esauste catene
riposano in spire lor peso
pane di ruggine
in briciole di tempo
sfarinando

Qui
attraccherò

 a inizio pagina