SGUARDO
A quale sconsolato dio
leveremo il cielo del nostro sguardo limpido di solitudine solenne di dolore muto come rampicante grido Il nostro sguardo che fu ape in fiori di colore e corse chiome baciò volti accarezzò seni nell'estate della vita Quel nostro sguardo sconfitto e fiero come una bandiera di greve cammino testimone in sua bellezza ed alto e forte Sguardo d'orgoglio d'umana nudità adorno che scandagliò mare e stelle leggi cercando che vita e mondo reggano Sguardo che infine come corolla alla notte sdegnoso si serrerà ferito dio da rovi di barbarie circondato |